Conclusione#
Abbiamo iniziato il capitolo con una citazione e concludiamo allo stesso modo. Come direbbe Andrew NG, professore all’Università di Stanford e autore di uno dei corsi più apprezzati sul Deep Learning (gratuitamente fruibile sulla piattaforma Coursera):
L’intelligenza artificiale è la nuova elettricità.
Così come l’elettricità ha cambiato il funzionamento del mondo, dei trasporti, della produzione, è difficile pensare ad un settore che l’AI non trasformerà o ha già trasformato. Attualmente, AI, Machine Learning, Deep Learning e Reinforcement Learning, hanno visto un’ampia copertura in una varietà di settori come l’informazione, i Social Network, la pubblicità, la politica, l’automotive e la sanità, già stati contaminati dall’intelligenza artificiale. Notizia recente è che Deep Mind, leader mondiale nella ricerca sull’intelligenza artificiale, è riuscita ad abbattere fino al 15% i costi energetici dei centri di elaborazione dati di Google. Nella telemedicina, si è sviluppato un algoritmo basato su reti neurali che rileva aritmie cardiache e vengono utilizzati quotidianamente robot che consentono di effettuare incisioni molto più precise di quelle effettuate dall’uomo. Ottimi risultati sono stati ottenuti nella prevenzione e scoperta di malattie e tumori con indagini sempre meno invasive, ad esempio il progetto AlphaFold, creato con il Deep Learning, che ha la capacità di prevedere la forma di una proteina, tale da permettere agli scienziati di comprendere il suo ruolo all’interno del corpo, nonché diagnosticare e curare malattie che si ritengono causate da proteine “mal piegate”, come l’Alzheimer, il Parkinson e la fibrosi cistica.
Ma se da un lato c’è fermento ed eccitazione per questa tecnologia, dall’altro l’intelligenza artificiale viene vista con scetticismo, paura e sgomento per la possibilità che possa sostituire posti di lavoro o addirittura sfuggire al controllo umano.
Il modo migliore per superare lo scetticismo è capire e studiare i meccanismi impliciti e ostici di questa tecnologia. Solo attraverso la conoscenza e la comprensione possiamo dissipare i timori e sfruttare appieno il potenziale dell’intelligenza artificiale.
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